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| | ALAN WAKE
TURN THE LIGHTS ON!Dopo anni di attesa da quell’E3 2005 che ormai è solo un caro ricordo, quando iniziava la console war con nintendo che sventolava il suo wiimote, ps3 che esibiva il suo bluray e microsoft che mostrava al pubblico il suo parco di titoli imponente come un vascello vichingo e quando tra questi figurava Alan Wake, sottoforma di semplice video, una scritta recitava “I’m Wake, Alan Wake”. Ed ora ecco giunto nelle nostre mani un titolo tanto atteso quanto criticato: Alan Wake.
Alla remedy entertaiment se la sono presa comoda possiamo dire, quella Remedy che tempo fa (2001) fece un gran successo assieme alla non meno famosa Rockstar con Max Payne, e successivamente con Max Payne 2 (2003).
Il bello di essere degli sviluppatori con un bel successo alle spalle è la possibilità di far attendere il publisher anche anni, senza pressioni o altri fastidi dallo stesso; e infatti, Alan Wake è uscito senza fretta, con calma, fin troppa.
Infatti basti pensare che se il gioco in questione fosse uscito 1 o 2 anni fa, avrebbe riscosso molto più successo di quanto ne abbia riscosso oggi, sarebbe stato meno criticato e più elogiato, il comparto tecnico sarebbe stato più adatto, insomma il tempo ha decisamente invecchiato un gioco che se sviluppato più velocemente sarebbe stato un autentico capolavoro, non solo sotto l’aspetto della trama, ma anche nell’ambito tecnico.
-Come in TV-
Alan Wake si presenta come un serial tv anche se sembra più un libro, raccontato dallo stesso scrittore/protagonista. La storia è avvincente, una trama che vi terrà incollati allo schermo per ore, piena di tensione e suspense. È pensato e strutturato come un serial Tv con tanto di episodi, riassunti e musica finale.
Alan Wake è uno scrittore sulla trentina che, ormai da 2 anni non riesce a scrivere più un opera, allora, assieme alla moglie Alice decide di andare in vacanza in un cottage a Bright Falls, una cittadina nel nord della costa occidentale degli Stati Uniti.
Alice, dopo un piccolo litigio con il nostro scrittore, viene rapita, Il nostro scopo nel gioco è quello di salvarla dalle grinfie dell’oscurità. Alan crede di essere solo, senza nessuno che lo capisca, ma andando avanti nella storia il miglior amico Barry e lo sceriffo Sarah cominceranno a credere in lui e lo aiuteranno nel suo intento. Per raggiungere il nostro obiettivo dovremo affrontare molteplici avversari, da quelli animati, i Taken, brutti energumeni intenti a farci la pelle in ogni modo, armati di falci, accette, motoseghe… insomma, di ogni cosa…(i più fastidiosi lanciano pure le asce…). Durante il nostro cammino nell’avventura ci capiterà di trovare delle pagine di un manoscritto stilato dal nostro Alan, ma di cui, almeno inizialmente, egli non conosce nemmeno l’esistenza. Tale manoscritto ci racconterà, pagina per pagina, ciò che accadrà più avanti, e ci spiegherà meglio il susseguirsi degli eventi e in certi casi ci premonirà sulle vicende e sui pericoli che incontreremo proseguendo nel gioco. Oltre alle varie pagine sparse per tutto il nostro percorso troveremo naturalmente le abbondanti munizioni, possiamo dire che non saremo mai a corto di munizioni…, troveremo anche misteriosi thermos di caffè, che non avranno alcuna utilità nell’avventura, però se raccolti faranno raggiungere alcuni obiettivi. Troveremo tv e radio, attraverso le quali potremo seguire gli show, per rimanere informati su ciò che accade a Bright Falls.
-La tua luce, la tua forza-
Tutto il gioco è costruito attorno ad un unico fattore, la luce, senza la quale infatti non potremo sopravvivere, e grazie a cui combatteremo l’ombra armati di torcia, bengala, mine accecanti e quant’altro. Alla luce saremo al sicuro e ci rigenereremo, all’ombra invece saremo soggetti agli attacchi dell’oscurità, come gli incubi che avevamo da bambini, l’uomo nero che viene di notte e la necessità di accendere la luce per far svanire tutto.
-Pregi e Difetti-
Il comparto tecnico del gioco non delude affatto anche se graficamente, la fattura dei vari personaggi non è di ottimo livello e alcune animazioni lasciano a desiderare, ma la rappresentazione dei vari paesaggi, dei livelli ma soprattutto la gestione delle luci e delle ombre ha dell’incredibile, è difficile trovare un gioco che le sappia sfruttare così bene, ogni spiraglio di luce è gestito alla perfezione, a ogni movimento della torcia l’ombra reagisce in modo dinamico e con un realismo incredibile, perfetto, il sonoro è di ottima fattura, le foreste sembrano vere, i difetti sono veramente pochi.
-In conclusione-
Alan Wake, non avrà il comparto tecnico migliore sul campo, non sarà il più longevo, ma ha una trama incredibilmente avvincente, un audio quasi perfetto, una gestione dinamica delle luci mai vista prima, un gameplay ottimo. Da giocare assolutamente, dal primo all’ultimo secondo di gioco.
-La Pagella-
Grafica: 8.5 Personaggi graficamente non eccelsi, ma le luci/ombre sono riprodotte alla perfezione! E i vari paesaggi sono assolutamente perfetti, lasciano a bocca aperta anche i più esigenti.
Sonoro: 9.0 Sonoro quasi perfetto, pochissimi i difetti
Gameplay: 9.0 – Ottimo, idee ormai non originalissime, ma sfruttate a dovere!
Longevità: 8.0 – 12 ore sono poche, anche se ben sfruttate
GLOBALE: 9.0 – Dopo 5 anni di attesa avremo voluto la perfezione, avremo voluto un gioco da 10, Alan Wake non reincarnerà la perfezione, ma ci si avvicina molto, l’acquisto è obbligatorio a tutti i possessori della console di microsoft!
Fonti: Scritta da me, XThe B Skull360 u.u
Edited by XThe B Skull360 - 10/1/2012, 14:48
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